La sordocecità è una disabilità specifica e unica che scaturisce dalla combinazione congiunta, e non dalla somma, di due deficit sensoriali, quello visivo e quello uditivo.
La sordocecità infantile è una condizione rara e complessa che può interessare i bambini sin dalla nascita o manifestarsi successivamente, nei primi mesi o anni di vita.
La difficoltà di accedere alle informazioni visive e uditive ostacola l’interazione con l’ambiente e con gli altri e può produrre un impatto più o meno forte sul normale svolgimento delle funzioni quotidiane.
Il livello dell’impatto della sordocecità dipende da fattori quali: l’età di insorgenza, il grado della perdita sensoriale (totale o parziale), le cause, la presenza di altre disabilità e/o di una condizione medica fragile. Questi fattori variano da un bambino all’altro, al punto che ogni piccolo sordocieco manifesta bisogni propri ed entra in connessione con gli altri e il mondo circostante, apprende, comunica e vive le sue esperienze personali in maniera del tutto peculiare.
Nel caso dei bambini sordociechi congeniti, la condizione di sordocecità può comportare maggiori implicazioni e presentare ulteriori sfide nell’apprendimento, nello sviluppo di concetti e abilità, nel raggiungimento dell’autonomia, fino a esporre i piccoli al rischio di un isolamento totale.
Nella vita di un bambino sordocieco possono giocare un ruolo significativo: la diagnosi più o meno precoce, il contesto familiare e sociale in cui la persona sordocieca vive, la presenza di professionisti e centri specializzati a cui rivolgersi. A questi elementi si aggiunge l’inserimento in un programma di intervento precoce subito dopo la diagnosi, che aiuti il bambino sordocieco ad acquisire competenze nel maggior numero di ambiti possibile. In particolare, un programma di intervento precoce individualizzato, che tenga conto delle esigenze di ogni singolo bambino, favorirebbe lo sviluppo dei concetti di base e delle capacità cognitive, motorie, socio-relazionali, emotive, comunicative e linguistiche, riducendo il rischio di isolamento dagli altri e dal mondo esterno.